Scilla il villaggio dei pescatori sospeso nel tempo

di Erika

Vi ho già detto che la Calabria ha dei luoghi assolutamente meravigliosi? Per questo nuovo post di My kind of Calabria, voglio parlarvi di Scilla e Chianalea, due vere bomboniere della mia regione, nonché motivo di orgoglio per la sottoscritta.

La cittadina è davvero mozzafiato, una delle più belle che si possano vedere sulle coste italiane, con le sue case che si arrampicano sulla spiaggia e le onde che si infrangono sulla riva delle mitiche acque dello stretto di Messina.

Il nome Scilla, infatti, deriva dal greco antico Skylla traducibile con l’italiano scoglio.

E’ sempre secondo la mitologia greca, Scilla era una ninfa marina, che viveva nello Stretto di Messina sulla costa davanti alla rupe dove stava Cariddi. Scilla era la bellissima figlia di Trieno, dio marino, e della dea Crateide.

Venne trasformata da Circe, gelosa di Glauco che ne era innamorato, in un mostro orribile dalla testa e il corpo di donna dalle sembianze di pesce da cui sporgevano teste di cani voraci.

Nell’Odissea si racconta che Scilla divorò sei compagni di Ulisse.

E’ evidente quindi come la sua architettura e la sua morfologia risentano delle influenze greche, romane e bizantine.

Tuttavia il villaggio ha inevitabilmente subito diversi cambiamenti a causa di due terribili terremoti che nel corso della fine del 1700 e dei primi anni del 1900 l’hanno completamente distrutto.

Gli abitanti, però, non hanno certamente subito le catastrofi senza reagire, anzi negli anni hanno ricostruito il loro paese rendendolo oggi meta di turismo per tanti turisti stranieri e non.

La pesca rimane uno dei tratti caratteristici del borgo, nonché la sua attività principale, in particolare quella del pesce spada che continua a farsi con i “luntri”, le tipiche imbarcazioni a remi, o con le più moderne “passarelle”, barche a motore con l’antenna d’avvistamento.

Da non perdere ad Agosto la famosa Sagra del pescespada appuntamento fisso per gli amanti di questa particolare pietanza culinaria. Con pochi euro è possibile davvero mangiare a sazietà pesce freschissimo.

Dalle spiagge di Scilla seguendo un piccolo percorso a piedi è possibile raggiungere Chianalea di Scilla, il pittoresco borgo di pescatori incastonato sulla punta dello stivale, nell’incantevole Costa Viola in provincia di Reggio Calabria.

Chianalea è da molti considerata la “piccola Venezia del Sud”: per la sua morfologia di case mosaico che sembrano cadere sul mare ognuna separata da stretti vicoli.

La particolarità dell’architettura, i piccoli accessi al mare, le ripide scalette e i vicoli attraversati dalla brezza marina e dal rumore del mare e delle onde che si infrangono sugli scogli, l’hanno consacrata uno dei borghi più belli d’Italia (e d’Europa).

Tutta la costa è sovrastata dall’imponente Castello dei Ruffo, che sorge sulla rocca e che prende il nome del famoso mostro omerico.

Il Castello fu dimora del Conte Paolo Ruffo, il quale dominò il feudo di Scilla dal 1523, difendendo il borgo dal Pirata Barbarossa.

Da questa rocca si apre davanti a vostri occhi un panorama suggestivo sulle Isole Eolie e la costa siciliana.

E’ possibile raggiungere Scilla da Reggio Calabria dalla quale dista davvero pochi chilometri.

Questo piccolo borgo merita assolutamente di essere scoperto per la sua bellezza ed autenticità dei tipici villaggi marini raccontati dai virtuosi autori siciliani.

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