Cosa fare a Procida in un giorno

di Erika

Meno conosciuta delle isole gemelle Capri e Ischia, Capitale della Cultura 2022, Procida è la vera gemma del Golfo di Napoli

Ho sognato di visitare Procida, la prima volta che vidi il film “il Postino” con Massimo Troisi, ambientato proprio nella bellissima isola del Golfo di Napoli. La scorsa estate complice la sua nomina a Capitale della Cultura 2022 ed una serie di fortunati eventi, finalmente sono riuscita a realizzare un piccolo desiderio.

Procida è stata infatti la seconda tappa del mio tour tra Sorrento, Capri e Procida dello scorso agosto, nonchè il punto principale intorno al quale ho individuato il mio itinerario di viaggio.

Come puoi spiegarla Procida a chi non ci ha mai messo piede? Molto difficile, le immagini viste sui vari blog di viaggio e sui post di Instagram sicuramente sono un bell’assaggio di quello che vi aspetta, ma visitarla di persona è l’unico modo per perdersi nel suo fascino antico.

Sì, perchè Procida racchiude dentro sè un agglomerato di tutte le cose che mi incantano di un luogo: casette colorate a graticcio su un mare azzurro che più azzurro non si può, la vita lenta dei pescatori, panorami mozzafiato, la possibilità di assaporare la sua offerta gastronomica a due passi dalla riva del mare, sentieri e stradine timide, il sole che splende in ogni angolo di quest’isola meravigliosa.

vista di Procida dal molo di attracco dei traghetti

Prima di raccontarvi il mio itinerario di Procida e segnalarvi alcuni tips su cosa vedere in un giorno, partiamo da alcune informazioni preliminari.

COME ARRIVARE

Trattandosi di un’isola, Procida è facilmente raggiungibile tramite aliscafo e traghetti da vari punti di partenza. Il mio è stato Napoli, avendo deciso di fare base lì per le mie vacanze estive.

Da Napoli partono i traghetti della Caremar da Calata di Porta Massa e gli aliscafi ed i traghetti della Snav da Molo Beverello, quest’ultima è stata la mia opzione.

I biglietti per i traghetti e gli aliscafi possono essere fatti sul posto il giorno stesso della partenza, dagli imbarchi, se però viaggiate in periodi di punta, è consigliabile prenotare in anticipo dal sito ed evitare le code in biglietteria.

La durata del viaggio in aliscafo da Napoli è di circa 40 minuti, mentre il traghetto impiega poco più di un’ora. Se però intendete visitare Procida in giornata come ho fatto io, vi consiglio di partire con l’aliscafo in mattinata, anche prima delle 9, per godervi almeno la prima parte della giornata senza la folla dei turisti.

vista del Golfo di Napoli dall’aliscafo per Procida

COME MUOVERSI ALL’INTERNO DELL’ISOLA

Procida è piccolina, quindi il modo migliore per visitarla è certamente a piedi; però un itinerario completo implica spostarsi in punti diversi all’interno dell’isola, spesso dislocati uno all’opposto dell’altro.

In particolare, ritornare al centro di Procida dopo aver visitato la zona della Corricella ha richiesto la salita di oltre 150 gradini che con il caldo di fine agosto non sono proprio stati una passeggiata.

Ho potuto infatti constatare come i trasporti interni nell’isola non fossero proprio capillari e che molti turisti sceglievano di affidarsi al noleggio di scooter o al servizio taxi.

ITINERARIO DI UN GIORNO

L’aliscafo o il traghetto, qualsiasi sia stato il punto di partenza vi farà sbarcare a Marina Grande.

la vista di Procida dal Porto di Marina Grande

Marina Grande è la zona del Porto che rappresenta oltre all’approdo di tutti i traghetti ed aliscafi anche il punto di partenza di diverse escursioni nell’isola.

Una volta scesi dall’imbarcazione, le casette colorate del Porto ruberanno immediatamente la scena e monopolizzeranno la vostra attenzione.

Dettagli dei ristoranti di Marina Grande

Per un primo assaggio dell’isola imboccate Via Roma, strada principale per raggiungere il centro storico, ricca di bar, ristorantini, boutique ed incantevoli negozi di artigianato locale.

Le stradine del centro storico di Procida

Avendo scelto di visitare Procida nell’anno in cui è stata eletta Capitale della Cultura, ovviamente l’evento ha avuto un enorme impatto sull’isola. Tantissimi infatti i riferimenti a questo bellissimo riconoscimento, a cui l’isola in ogni angolo ha dimostrato ampia celebrazione.

La prima cosa da vedere una volta raggiunto il centro storico è Terra Murata e per farlo occorre perdersi tra le vie di Procida, un dedalo di colori e profumo di bucato steso ad asciugare al sole. Perdersi tra le sue vie è davvero qualcosa di unico.

le caratteristiche case colorate di Procida

Terra Murata è la parte più alta di Procida, raggiungibile attraversando via Vittorio Emanuele, via Principe Umberto ed imboccando Salita castello, facendo questo tragitto attraverserete il centro storico ed arriverete al castello.

Intraprendendo questo percorso avrete la possibilità di ammirare panorami mozzafiato sulla Corricella e viste sul mare da lasciarvi a bocca aperta.

Vista sul mare lungo la salita Castello
Suggestive viste lungo il percorso verso Terra Murata

Lungo questo percorso verso Terra Murata, sulla destra vi segnalo una delle viste più belle, quella della Casa sul Mare, che se avete iniziato a guardare qualche post su Instagram per documentarvi su Procida, vi sarete certamente imbattuti.

L’instagrammabilissima vista sulla Corricella della Casa sul Mare

Sempre lungo la Salita del Castello se svoltate lungo la prima stradina a sinistra, sarete catapultati nel cuore dell’isola, Casale Vascello.

Il quartiere di Casale Vascello risale al Seicento ed è caratterizzato da fittissimi vicoli che culminano in una piazza centrale, all’interno del quale si affacciano le caratteristiche casette colorate dell’isola.

Le casette di Casale Vascello

Una peculiarità delle abitazioni di Casale Vascello sono i balconi coperti da una volta ad arco, tipiche dell’isola di Procida, e che ricordano vagamente le architetture arabiche.

Dettagli del quartiere di Casale Vascello

Tornando indietro e riprendendo un impegnativa salita verso Terra Murata, arriverete presto alla terrazza dei due cannoni e infine giungerete a Terra Murata, una delle viste sulla Corricella più belle dell’intera isola, nonché cartolina di Procida nel mondo.

La vista della Corricella da Terra Murata

Il panorama sulla Corricella da Terra Murata è davvero suggestivo e la vista impagabile ripaga della fatica per raggiungerla.

Rifacendo il tragitto al contrario e quindi scendendo dalla salita del Castello, il prossimo obiettivo è appunto la Corricella, di cui avete avuto un assaggio proprio dalla terrazza di Terra Murata.

Per raggiungerla basta imboccare una delle stradine della salita castello o prendere uno dei bus locali.

Io sono onesta, non ne ho beccato neanche uno di bus, ma poco male perchè avrei comunque deciso di scendere a piedi nella parte più bassa del quartiere per assaporare ogni singolo angolo di questo autentico gioiello.

I coloratissimi dettagli del quartiere della Corricella

La Corricella è forse l’anima più autentica di Procida ed anche per questo la più amata e fotografata dell’isola.

D’altra parte, camminare per la Corricella significa perdersi tra i colori, i profumi e spaccati di vita quotidiana dei pescatori di Procida.

Le casette colorate della Corricella
Le fitte viuzze della Corricella

Arrivare al borgo della Corricella significa essere travolti dalle sue case color pastello, il bianco dei panni stesi ad asciugare al sole ed i ristorantini tipici pronti ad offrirvi la gustosissima cucina procidana.

Il borgo della Corricella

Intorno a voi solo il silenzio, il profumo del mare, le imbarcazioni ormeggiate e i pescatori intenti a sistemare le nasse.

Dettagli delle imbarcazioni procidane
Le particolari imbarcazioni di Procida
Vista sul porticciolo della Corricella

La bellezza di questo villaggio di pescatori ha affascinato registi di fama mondiale ed è stato scelto come set cinematografico dei film “il Postino” con Massimo Troisi, al quale è dedicata la centralissima piazza, nonché “MR Replay” di Michael Radford.

La Corricella vista dal basso
La piazza intitolata a Massimo Troisi
Piazzetta Massimo Troisi

La Corricella è anche la parte dell’isola in cui avrete maggiore scelta per mangiare, il borgo pullula di ristorantini e trattorie tipiche con una meravigliosa vista sul mare ed, anzi, le possibilità di pranzare o cenare in riva sono infinite.

La vista privilegiata da uno dei ristoranti tipici della Corricella

Non avendo prenotato nulla con anticipo, per il pranzo abbiamo deciso di fermarci per una bella pizza al ristorante “Fuego”.

L’antipasto al ristorante Fuego
L’ottima pizza del ristorante Fuego

Il cibo era davvero molto buono ed il rapporto qualità prezzo, considerata l’altissima stagione e la collocazione, era davvero molto molto alto.

La fine del mio pranzo però ha coinciso anche con una grande ed impegnativa sfida: la risalita verso il centro di Procida.

Su questo argomento devo aprire una piccola parentesi.

Io mi ero documentata molto su come muovermi all’interno dell’isola e sebbene volessi privilegiare i tragitti a piedi, avevo letto che comunque esistevano “come paracadute” dei bus o comunque dei mezzi nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno.

In realtà non so se sia stata sfortunata io, ma gli unici modi per lasciare la Corricella e tornare nella parte alta dell’isola mi sono sembrati solo due: rifare il tragitto dell’andata e quindi la salita tra le viuzze del borgo o per abbreviare il percorso, salire lungo la scalinata, ben 150 scalini, alla fine del porticciolo.

Alla fine ho scelto la seconda opzione, continuo a pensare non sia stata una grande idea perché complice il cibo e il caldo a tratti asfissiante di agosto, la salita è stata tostissima.

La scalinata dalla che conduce dalla Corricella al centro storico di Procida

Nota positiva, gli scalini sono solo tanti, ma non sono per nulla ripidi e la fatica è comunque ripagata dagli scorci che vedrete intraprendendo la salita.

La vista dalla scalinata
Panorami dalla scalinata

Raggiunta finalmente la cima della scalinata e scattata l’ultima foto con vista sulla Corricella dalla terrazza di Piazza Olmo, potrete (finalmente) prendere un bus che vi condurrà nuovamente alla volta di Marina Grande.

la vista della Corricella da Piazza Olmo

Da Marina Grande, prendendo il bus della Linea L1, è possibile raggiungere una delle spiagge più belle di Procida, la Spiaggia di Chiaiolella o del Ciraccello: peculiarità di questa spiaggia, i fondali bassi e due caratteristici faraglioni.

La spiaggia di Chiaiolella
I faraglioni della Chiaiolella

Sul versante opposto all’isola invece non perdetevi l’altra bellissima spiaggia di Procida, ossia la spiaggia del Postino: qui è stata infatti girata la più famosa scena dell’omonimo film con Massimo Troisi e Mariagrazia Cucinotta. Innumerevoli, ovviamente, i riferimenti alla pellicola.

La spiaggia del Postino
I dettagli della spiaggia del Postino

Prima di congedarmi dall’isola di Procida una volta tornata a Marina Grande non potevo non assaggiare uno dei prodotti tipici dell’offerta gastronomica locale di Procida: la caratteristica lingua di Procida, un dolce a base di sfoglia ripiena di crema al limone, un’autentica delizia per il palato.

la caratteristica lingua di Procida

I posti in cui potrete assaporare la lingua di Procida sull’isola sono tantissimi, perchè qualsiasi bar propone il dolce tipico procidano, tuttavia il Bar Roma è quotato come uno dei padri di questa delizia ed io l’ho assaggiata proprio lì e non posso che promuoverla a pieni voti!

Le cose da fare a Procida sono davvero tantissime e visitarla di sera dev’essere senz’altro suggestivo, tuttavia se avete poco tempo e decidete di abbinare Procida magari alle gemelle Ischia e Capri, sicuramente è una meta che si presta ad essere girata anche in un solo giorno.

Nel 2023, alla conclusione dell’anno in cui è stata eletta capitale della cultura e con una fisiologica flessione dei turisti, potrebbe essere sicuramente un’ottima idea decidere di visitare Procida, magari a giungo o settembre!

Se amate i posti autentici, con un fascino senza tempo, dove riempirvi gli occhi di colori, mare turchese e vita lenta, Procida non vi deluderà.

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