Nudi siamo tutti uguali! Momondo lancia “A world Piece”

di Erika

Oggi vi parlo di un tema un po’ particolare, indirettamente legato ai temi dei viaggi e della fotografia tipici del mio blog.

Viaggiare infatti non è bello solo per i paesaggi e i punti di interessi di un luogo, ma anche e soprattutto perché apre la mente, abbassa tutte quelle convinzioni e false credenze, ridimensiona un po’ il nostro essere riportandoci tutti alla vera realtà delle cose: in un mondo così grande siamo tutti minuscoli.

Si perché solo spostandoci dal nostro piccolo orticello siamo in grado davvero di renderci conto che nel mondo siamo tanti, tantissimi e grazie al confronto con culture e persone diverse abbiamo la possibilità di allargare le nostre vedute.

La prima volta che ho messo il naso fuori dalla mia Calabria ero davvero piccola, e fui catapultata in una grande città, dove i visi e la pelle delle persone non era scura perché tipica dei meridionali come “dalle mie parti”, era diversa dal mio pallore perché a differenza della mia terra intorno a me vedevo uomini e donne da ogni parte del mondo.

Questa differenza, malgrado fossi piccola ed in qualche modo suggestionata dalle tante cose che sentivo, non mi spaventó, anzi mi esaltò, facendomi sentire, seppure in Italia, figlia del mondo.

Da lì compresi che il viaggio mi avrebbe reso una persona migliore e che avrebbe fatto parte della mia vita per sempre.

Ero una bambina e sentivo già una profonda attrazione verso la diversità.

D’altronde ho letto da qualche parte che secondo uno studio pedagogico è statisticamente dimostrato che i bambini non conoscono il razzismo, per i bambini un bambino di colore, un bambino con lineamenti diversi dai suoi è solo un bambino.

Se ci pensiamo, nell’ intolleranza generale che dilaga nella società odierna dovremmo trarre spunto proprio dall’innocenza dei bambini e ripartire da lì per iniziare a rispettare di più il prossimo.

Devono essere partiti da questo presupposto i 61 sconosciuti che hanno aderito al bellissimo progetto di Momondo e realizzato il cortometraggio “The World Piece”, che potrete guardare a questo link.

Questi uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo hanno prestato il loro corpo come fosse una tela per lanciare un messaggio importantissimo: “le similitudini che ci accomunano sono più numerose delle differenze che ci dividono”, d’altronde come afferma uno di loro “nudi siamo tutti uguali”.

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